Pagina:Orlandi - Dell'incendio del Monte di Somma, 1631.djvu/13

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[versione diplomatica] mulacri di Noſtra Signora del Roſario, con Padri della Religione de’ Predicatori, che imitando il lor Capo, e Maeſtro Domenico ſanto, Campione della Chieſa di Dio, aſſai nelli occorrenti biſogni, e turbolenze ſi ſono notte, e giorno affatigati, che con le predicationi, & eſſortationi publiche, e priuate, ad onta, e danno dell’antico nemico, grandiſsimo frutto hanno cauato, e di più di cento cinquanta meretrici conuertite, gran numero de’ peccatori indurati, & oſtinati, hanno ridotto nel ſicuro membro di Santa Chieſa; onde ſi ſpera, che le dimoſtrationi di penitenze fatte per timor del caſtigo, habbino da ſeguire per amor del premio verſo Iddio, perche ſe voleſsimo eſsaminare, come dalle ceneri fiamme, e caligine la noſtra Città (mi peſa ſcriuerlo) ſtaua per eſser ſommerſa, mentre euidentemente ſopra il capo ogni coſa in atto di caſcare habbiamo viſto, biſognarebbe eſtendermi molto, baſti ſol dire, che non è chi nō riconoſchi hauer riceuuto la vita in dono. Cominciarono di nuouo la notte ſeguente nuoue turme, & eſserciti di Religioſi, e ſecolari ſcalzi, e diſciplinanti, couerti di ſacco, conforme a’ precedenti giorni con lumi infiniti à viſitar la Chieſa maggiore, & altrè alla Madre di Dio dedicate, & a’ Santi Protettori, la quale tutta fù ſpeſa in orationi, onde ſi tien per fermo, che perciò gli moti molto leggiermente ſi fuſsero fatti ſentire. Ma prima, che ſi narri il danno cagionato dal fuoco, dirò come appreſso la Torre del Greco vi ſono molte delitioſe Ville proſsime alla riuiera del mare, come Reſina, e Portici antiche, Pietra bianca, Leuco petra del vocabolo Greco anticamente, Barra, e San Giouanni à Teduccio. Sopra la coſta del monte poi S. Sebaſtiano, San Giorgio corrottamente S. Iuuorio, S. Croce, e nel piano Ponticello, & altri Caſali, dall’altra parte poi del monte la più diſcoſta, la Terra d’Ottaiano, Somma, Trocchia, Maſſa di Somma, Pollena, & altri caſali di Somma, e nel piano di Santo Naſtaſio, e più diſcoſto quaſi per l’iſteſſa drittura, Marigliano con ſuoi Caſali, e Pumigliano; de’ quali tutti eſſendo neceſſario dir’alcuna coſa, non farò più volte mentione del ſito d’eſſi, e queſto in quanto al circuito del Monte. Ne gli altri Monti poi, ch’accerchiano il monte di Somma, e con proſpettiua guardano Napoli, benche impediti dall’altezza, ò lontananza (auertendo, che non attendo per ordine la Coſmografia di eſſi) come più proſſimi, ſono Stabia, Gragnano, Nocera, Sarno, Lauri, Palma, e Nola nel piano, più diſcoſto, Auella, Caſerta, Arienzo, Madaluni, Airola, Arpaia, & altri luochi, nelle montagne, e valle di Beneuento, per non eſtermi più oltre, con laſciar da parte tutti i Caſali di Napoli, che ſtanno dalla parte Settentrionale, quali tutti han patito danni, & incommodi grandiſsimi di ceneri, e pietre piouute, con l’eruttatione doue più, e doue meno, che perciò ſono caſcati molti edifici, dal peſo delle ceneri ſmoſsi. Il Venerdì ſeguì, che benche fuſse vario, & incoſtante, fù nulladimeno più allegro de’ precedenti giorni, nel qual tempo non s’interlaſciarono punto le ſolite preghiere, e publiche dimoſtrationi dall’vna parte, e dall’altra de’ capi del comando à dar buoni ordini per rimediare a’ danni delle terre diſfatte dal fuoco, e ce-


[versione critica] mulacri di Nostra Signora del Rosario, con Padri della Religione de’ Predicatori, che imitando il lor Capo, e Maestro Domenico santo, Campione della Chiesa di Dio, assai nelli occorrenti bisogni, e turbolenze si sono notte, e giorno affatigati, che con le predicationi, et essortationi publiche, e private, ad onta, e danno dell’antico nemico, grandissimo frutto hanno cavato, e di più di cento cinquanta meretrici convertite, gran numero de’ peccatori indurati, et ostinati, hanno ridotto nel sicuro membro di Santa Chiesa; onde si spera, che le dimostrationi di penitenze fatte per timor del caſtigo, habbino da seguire per amor del premio verso Iddio, perche se volessimo essaminare, come dalle ceneri fiamme, e caligine la nostra Città (mi pesa scriverlo) stava per esser sommersa, mentre evidentemente sopra il capo ogni cosa in atto di cascare habbiamo visto, bisognarebbe estendermi molto, basti sol dire, che non è chi non riconoschi haver ricevuto la vita in dono. Cominciarono di nuovo la notte seguente nuove turme, et esserciti di Religiosi, e secolari scalzi, e disciplinanti, coverti di sacco, conforme a’ precedenti giorni con lumi infiniti à visitar la Chiesa maggiore, et altrè alla Madre di Dio dedicate, et a’ Santi Protettori, la quale tutta fù spesa in orationi, onde si tien per fermo, che perciò gli moti molto leggiermente si fussero fatti sentire. Ma prima, che si narri il danno cagionato dal fuoco, dirò come appresso la Torre del Greco vi sono molte delitiose Ville prossime alla riviera del mare, come Resina, e Portici antiche, Pietra bianca, Leuco petra del vocabolo Greco anticamente, Barra, e San Giovanni à Teduccio. Sopra la costa del monte poi S. Sebastiano, San Giorgio corrottamente S. Ivorio, S. Croce, e nel piano Ponticello, et altri Casali, dall’altra parte poi del monte la più discosta, la Terra d’Ottaiano, Somma, Trocchia, Massa di Somma, Pollena, et altri casali di Somma, e nel piano di Santo Nastasio, e più diſcosto quasi per l’istessa drittura, Marigliano con suoi Casali, e Pumigliano; de’ quali tutti essendo necessario dir’alcuna cosa, non farò più volte mentione del sito d’essi, e questo in quanto al circuito del Monte. Ne gli altri Monti poi, ch’accerchiano il monte di Somma, e con prospettiva guardano Napoli, benche impediti dall’altezza, ò lontananza (avertendo, che non attendo per ordine la Cosmografia di essi) come più prossimi, sono Stabia, Gragnano, Nocera, Sarno, Lauri, Palma, e Nola nel piano, più discosto, Avella, Caserta, Arienzo, Madaluni, Airola, Arpaia, et altri luochi, nelle montagne, e valle di Benevento, per non estermi più oltre, con lasciar da parte tutti i Casali di Napoli, che stanno dalla parte Settentrionale, quali tutti han patito danni, et incommodi grandissimi di ceneri, e pietre piovute, con l’eruttatione done più, e dove meno, che perciò sono cascati molti edifici, dal peso delle ceneri smossi. Il Venerdì seguì, che benche fusse vario, et incostante, fù nulladimeno più allegro de’ precedenti giorni, nel qual tempo non s’interlasciarono punto le solite preghiere, e publiche dimostrationi dall’una parte, e dall’altra de’ capi del comando à dar buoni ordini per rimediare a’ danni delle terre disfatte dal fuoco, e ce-


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