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ficio, è il personnel francese. Brutta voce burocratica. La mia opinione personale, per la mia propria opinione è modo di dire ripreso dai puristi come gallicismo.

Pertransiit benefaciendo: lat. passò operando il bene: dotto primamente come sintesi della vita di Gesù Cristo. Mirabile locuzione, spesso ripetuta come frase fatta.

Perù: nella locuzione vale un Perù, V. Eldorado. Valere un Perù dicesi di solito ironicamente.

Per un punto Martin perse la cappa: punto qui sta latinamente per punteggiatura. Allusione al noto verso scritto su la porta della badia di cui era abate codesto Martino. Porta, patens esto, nulli claudatur honesto, (porta, sta aperta, non chiuderti ad alcun galantuomo) mettendo invece la virgola dopo nulli, il verso viene a dire: porta, non aprirti ad alcuno, chiuditi ai galantuomini. Per tale errore, volontario o fortuito, la leggenda narra che Martino perde la dignità del suo grado. V. Anecdotes historiques di Etienne di Borbone, domenicano del sec. XIV. Altra leggenda v’è pure in italiano. V. Fumagalli, op. cit.

Perversione: voce universale scientifica: (lat. perversio = sconvolgimento) vale come depravazione o degenerazione o alterazione patologica degli istinti, dei sentimenti, delle idee. La perversione del senso morale si riscontra in molti casi di isterismo e di pazzia, detta appunto «morale». Così le perversioni sessuali sono state studiate come sintomo di malattie mentali. (Ahimè quanto pochi i veramente sani!)

Pesage: fr., dicesi anche recinto del peso. Nelle corse è come sarebbe la sacrestia nelle chiese, il sancta sanctorum. Quivi, nel pesage, si pesano i fantini, si contemplano i cavalli etc. ed è così onorevole luogo che chi vuol entrare paga di molto, ma può imparare eziandio molte cose (eccettuata la lingua italiana).

'Pescagione' e pescare: detto delle navi, indica la misura dell’immersione dello carene nell’acqua.

Pesce d’aprile: fr. poisson d’avril, in tedesco Aprilscherz: noto scherzo di far correr la gente il dì primo d’aprile con falsa notizia. Da che proviene la locuzione? V’è chi spiega poisson d’avril come una corruzione di passion d’avril, perchè Cristo passò da Erode a Pilato e ciò avvenne in aprile: altri perchè il sole entra nella costellazione dei Pesci, altri dà spiegazioni che sembrano più inventate per ispiegare che persuasive. Cfr. Pico Luri da Vassano, op. cit.

Pesce grosso: è in natura quello che mangia i piccini, onde il bellissimo nostro motto il pesce grosso divora il piccolo: per estensione metaforica si dice pesce grosso di coloro che nella vita prendono assai posto e per reputazione, autorità, forza, potrebbe divorare e divorano infatti, moralmente, i propri simili.

Pesce: nel gergo degli stampatori è il salto fatto nella composizione, l’opposto del doppione, che è la parola o la frase stampata due volte.

Peseta: diminutivo di peso = moneta: voce spagnuola che significa una moneta d’argento del peso di cinque grammi e del valore di quattro reali. Oggidì è la unità monetaria della Spagna: press’a poco la nostra lira.

Peso: per pesante, «più comune e popolare», avverte il Petrocchi. Così a Firenze e nei volgari di alcune regioni: ma comunemente si dice pesante.

Peste: lat. pestis = flagello. Nome in antico dato a tutte le grandi epidemie. Dicesi oggi specialmente della peste bubbonica: malattia infettiva, epidemica, contagiosa, caratterizzata da acuta febbre, bubboni, emorragie. È dovuta ad un microbo speciale, il bacillo di Yersin.

Petente: Per richiedente «latinismo crudissimo usato per colui che chiede alcun che con istanza» (Rigutini). Anzi tanto crudo che non è digeribile. Ma non mi paro molto dell’uso.

Pétillant: scoppiettante, crepitante, sfavillante, lucente, vivace. Voce francese abusivamente usata talora in certo linguaggio.

Petit-bleu: nel gergo francese familiare, vale dispaccio (dal colore della carta).

Pètite et dabitur vobis: chiedete e vi sarà dato. Evangelo di S. Matteo, VIII, 7.

Petitio principi!: V. Petizione, etc.