Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/331

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— imi — sess'Oìn’B dei, 1853-5-t sorgenti poste sulla sinistra del Gesso, cogli attigui fabbricati in muratura, e molti terreni piò o meno iatboiehiU; 2“ Manta una strada carrozzabile per oltre la metà della distanza da Vafdieri allo stabilimento, quindi-fte rissisné oitremodo difficile, se non impedito, l’accesso a remiti malati che non vi potrebbero essere trasportali, salvo senza grave disagi'», in lettiga od in portantina, come ora si usa;

5° Non vi ha alcun ponte solido e stabile su! Gessò per mantenere la comunicazione tra le sue due sponde, ondo ne avviene che durante la stagione dei bagni, per la caduta di straordinarie pioggìe, fenomeno non raro nelle Alpi, straripando il torrente, rimane inlerrotto l’aeSesso ai baraccone, per la rovina del ponte provvisorio che quasi .ogni anno si debbe ricostrurre e riattare alio aprirsi della stagiona dei bagni; 4® L’abbandono delle terme dal 1794 (attesala quasi totale distruzione dei fabbricali per le vicende della gnerr?) sino al 1807, anno in cui vennero appaltate ad un privato mediante una tenuissima somma per un novennio, e quindi nel {‘HO sino al 1841 ad una società di medici che fu surrogata dall’attuale, la cui locazione è duratura per tutto il 1880 ; ed il non avere potuto questi vari appaltatori convenire coi due proprietari ende eseguirvi le opere ed introdurvi i miglioramenti richiesti dall’odierno incivilimento e dalle esigenze degli accorrenti a quelle terme i qual: vi cercano invano le agiatezze ed i conforti della vita; 8” Il non avere mai l’amministrazione delle finanze mandato ad effetto il divisamente di aoipiiare e di migliorare lo stabilio)ento,io vista della grave spesa che l’erario dello Stato avrebbe dovuto sopportare, abbe.nehè ne avessa fatto ne! i8”25 compilare l’analogo progetto, come si legge nella relazione ministeriale che precede l’attuale proposta di. legge. Ora una società anonima che prese la denominazione di Società delle terme di Valdieri si è costituita il 10 dicembre 1854 nello scopo di acquistare le diverse sorgenti minerali ed i fabbricati d’ogni specie componenti l’attuale siaWlimenlo balneario di Valdieri, tanto di proprietà di quel comune, quanto del demanio dello Stato ; di erigervi m vasto e regolare fabbricato in muratura ; di costruire un tronco di strada carrozzabile cogli occorrenti ponti, dai tetti comunemente chiamati di Baban sino alle Terme; in fine di provvedere lo stabilimento degli arredi, mobili, utensili, e di furti indistintamente gli oggetti occorrenti, tanto per adattarlo alfe varie specie di cura, quanto per renderne il soggiorno'ameno e gradevole. Questa società, che venne approvata con decreto reale del 19 gennaio prossimo passato, contrattò e conchiuse il 'M dicembre 1854 col comune di Valdieri l’acquisto deli3 porzione di stabiliaiealo che gli appartiene, colla condizione di stipulare formalmente il contratto, sotto ìa riserva che la società venga ad assumere l’esercizio dello stabilimento in conformità dei di lei statuti fondamentali. Essa si rivolse contemporaneamente -al Governo per ottenere la vendita della porzione dello stabili mento che gli spetta, offrendo in corrispettivo la somma equivalente a Ila capitalizzazione, in ragione del cinque,per cento, delle lire 471 88, importare del fitto attualmente percepito dalle finanze dello Stato. Il ministro delle finanze, riconoscendo ia convenienza della proposta alienazione, mediante la quale la privata industria, assai meglio di quanto lo potrebbe fare il Governo, eseguirebbe tutte le opere ed ampliazioni necessarie e tutti l miglioramenti per dare allo stabilimento quel maggiore sviluppo di cui è capace, e che valga a farlo meglio fiorire, credette utile io accettare la proposta d’alienazione fatta dalla società a trattativa privata, per ia somma di lire 10,000. A questo fine proserò alla Camera il progetto di legge del quale venne aftìd ito l'esame /olla vostra Commissione. Essa, dopo attenta disamina di lutti i documenti comunicatile. dal signor ministro delle finanze, riconobbe ia convenienza dcllV.ienazionc negli interessi, finanziario dello Stato, industriale e commerfitaie degli abitanti di quella valle e dei paesi circostanti, ed igienico delle persone che accorrono alle terme onde riacquistarvi la smarrita salute. Nel proporvi all'unanimità l’adozione pura e semplice del progetta di legge in discorso, la vostra Commissione fu lieta d’associarsi alla proposta fatta da due dei di lei membri che ne avevano, ricanto speciale incarico dai loro rispettivi uffizi, cioè: i° che nello stipulare l’atto di alienazione sia preso in considerazione il seguente ordine del giorno ; nessuna casa di giuoco d'azzardo o d'invito verrà permessa nello Stato, che venne adottato dalla Camera nella tornata del $1 gennaio 1880, io sognilo Hjla esplicita dichiarazione del ministro dell’intorno, sull'interpellanza statagli fatta interno al permesso di questi gioashi nello stabilimento balneario d’Aix t 2® che si fieeia rigorosamente osservare nelle terme di Vaidieri il prescritto da! capo VII, sezione I, articolo 809 e arguenti de! Codice penale. Melos ione del presidente del Consiglio ministro delle finanze- {Cavour) 80 marzo 1855, con cui presenta al Senato U progetto di legge approvato dalla Camera palla tornata ie:V8 stesso mese. 8ig.nohi ! — Nella fornata dell’8 corrente mese avendo la Camera dei ‘deputali adottato il progetto di legge relativo all’autorizzazione al Governo di vendere a trattativa privata ad una società anonima la parte delio stabilimento balneario di Vaidierl, colle annessevi ragioni di spettanza del demanio dello Stato, mediatiti* li prezzo di lire 10,000, mi ascrivo ora ad onore di sottoporre il progetto stesso alle vostre deliberazioni. Relazione fotta al Senato il 2 aprile 1855 dall'ufficio centrale composto dei senatori Di Bagnolo, Caccia, Moris, Gag-none, e Ili San Martino, relatore. Signori ! — Sugli alti monti del comune di Valdieri, ove ha principio la valle del Gesso nella provincia di Cuneo, fra i fi ir! 14 ove p-'f non esiste altra vegetazione fuori di quella prodoli a dalla natura, scaturisce una tale abbondanza di fonti minerali di diversa genere, che forse non si trova una pari ricchezza riunita in nessun altro sito. Quei monti folti deserti appartenevano al comune; ma l’uso di quelle acque essendo stato prescritto ad alcuni princìpi dell’a.ugnsta nostra Casa reale, fecero essi costrarre «in baraccone In legno, per la loro provvisoria dimora, presso le fonti. Il comune dal eno canto fece edificare alcune camere, parte in legno e parti? io. muratura, niente migliori delie più povere iteiazioni dfSie. alte Alpi. 11 dciiianlo intanto entrò in possesso del baraccone fatto cosfrurre dal principi, lo ritenne sempre sino ad ora, malgrado che il comune, come proprietario del terreno, avesse