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148 gelosia.

no, gelosa com’era, guai! — Il sor Gostino aveva una paura maledetta della sora Bettina, che l’aveva sposato e innalzato a portinaio perchè da quarant’anni lei era tutta una cosa col padrone. Tanto che costui, quando leticavano fra marito e moglie, e si udivano nella corte gli improperi e le parolacce della sora Bettina, si affacciava al balcone, in pantofole, e strillava colla voce catarrosa: — Ohè, Gostino! Cosa l’è sta storia?

Ma torniamo agli altri due. Crescioni voleva sposare la Carlotta sul serio, perchè essa gli andava dicendo che stavolta era proprio necessario. — Almeno, — pensava lui, — sarò certo che il bambino è roba mia!

Il sor Gostino strizzava l’occhio furbo: — E se cercate un padrino, ve l’ho già bello e trovato!