Pagina:Poe - Perdita di fiato, traduzione di A.C. Rossi, Bottega di Poesia, Milano, 1922.djvu/141

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qualsiasi fede in tal materia, opponendo io che un sentimento popolare nato con assoluta spontaneità, vale a dire, senza traccia apparente di suggestione, portava in sè gli infallibili elementi della verità, ed aveva diritto a tutto il rispetto.

Il fatto è, che poco dopo il mio arrivo al cottage mi era accaduto un incidente così interamente inesplicabile, e che aveva in sè un tal carattere portentoso, che sarei stato ben scusabile a considerarlo come un presagio. Ne fui terrificato, e nello stesso tempo sconcertato e stupefatto in tal modo che parecchi giorni passarono prima che potessi decidermi a farne parola al mio amico.

Quasi al cadere d’una giornata estremamente calda, sedevo con un libro in mano, presso una finestra aperta donde la mia vista dominava, al di là di un’estesa veduta delle rive del fiume, una collina lontana, il cui fianco più prossimo a me era stato spogliato, in seguito ad una frana, della più gran parte dei suoi alberi. I miei pensieri avevano lungamente errato dal volume innanzi a me, alla tristezza e alla desolazione della vicina città. Alzando gli occhi dalla pagina, essi caddero sul fianco denudato del colle, e su un oggetto, su una specie di mostro vivente di una conformazione spaventosa, che ra-