Pagina:Poe - Perdita di fiato, traduzione di A.C. Rossi, Bottega di Poesia, Milano, 1922.djvu/39

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Nella considerazione delle facoltà e degli impulsi — dei prima mobilia dell’animo umano, i frenologisti hanno dimenticato di far posto a una inclinazione la cui esistenza, sebbene si tratti di un sentimento incontrastabilmente primitivo, radicale, irriducibile, è sfuggita del pari a tutti i moralisti che li hanno preceduti: nella pura arroganza della ragione, essa è passata inosservata. Abbiamo potuto tollerare che la sua esistenza sfuggisse ai nostri sensi, soltanto grazie alla nostra mancanza di una credenza, — di una fede — fosse poi fede nella Rivelazione o fede nella Cabala. L’idea stessa non ci ha mai colpito, soltanto a causa della sua superfluità.

Non vedevamo il bisogno di questo impulso, di questa propensione: Non ce ne appariva la