Pagina:Poe - Perdita di fiato, traduzione di A.C. Rossi, Bottega di Poesia, Milano, 1922.djvu/42

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non motivato. A seconda dei suoi suggerimenti, ci accade di agire senza oggetto comprensibile: o se questo venisse inteso come una contradizione in termini, potremmo modificare la proposizione nel senso che a seconda dei suggerimenti di questo istinto noi commettiamo delle azioni per la sola ragione che non dovremmo. In teoria, non ci potrebbe essere ragione più irragionevole: ma, nella realtà, non ce n’è di più forte. In certi spiriti, date certe condizioni essa diventa assolutamente irresistibile.

Non sono tanto sicuro di respirare quanto del fatto che la certezza del male e dell’errore insiti in un’azione è spesso la forza irresistibile che ci costringe, e sola ci costringe, a seguitarla. Nè questa tentazione prepotente a commettere il male sopporta di essere analizzata, o scomposta in ulteriori elementi — è un impulso radicale, un impulso primitivo, elementare. Non si mancherà di asserire, ne sono sicuro, che quando noi persistiamo in certe azioni per la ragione che non dovremmo persistervi, la nostra condotta è soltanto una modificazione di quella che ordinariamente trova origine nell’istinto di combattività della frenologia.

Ma un solo sguardo mostrerà la fallacia di questa idea. L’istinto di combattività della frenologia ha per sua essenza la necessità della di-