Pagina:Poemetti italiani, vol. I.djvu/78

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     75Voluttà con bellezza si gavazza,
Va fuggendo il contento, e siede angoscia,
Il cieco errore or quà, or là svolazza,
Percotesi il furor con man la coscia,
La penitenza misera stramazza,
Che del passato error s’è accorta poscia,
Nel sangue crudeltà lieta si ficca,
E la disperazion se stessa impicca.

     76Tacito inganno, e simulato riso
Con cenni astuti messaggier de’ cuori,
E fissi sguardi con pietoso viso
Tendon lacciuoli a i giovani tra’ fiori:
Stassi col volto in sulla palma assiso,
Il pianto in compagnia de’ suoi dolori;
E quinci, e quindi vola senza modo
Licenza non ristretta in alcun nodo.

     77Con tal milizia i tuoi figli accompagna,
Venere bella madre degli Amori:
Zefiro il prato di rugiada bagna
Spargendolo di mille vaghi odori,
Ovunque vola veste la campagna
Di rose, gigli, violette, e fiori:
L’erba di sua bellezza ha maraviglia
Bianca, cilestre, pallida, e vermiglia.