Pagina:Poesie greche.djvu/69

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Se alcuno ― prendi ― dicegli
     La preda ch’hai prostrata,
     Ei la disdegna. Simile
     Sorte a me pure è data.
Tale è il mio amor; desidera
     Il fuggente piacere,
     E di quello concessogli
     Ricusa di godere.


34. D’ignoto.

Alle immortali Muse
     Carissimo, o beato
     Callimaco, salute,
     Benchè nell’Orco andato.


35. Di Luciano 1.

Me quinquenne fanciul, privo di affanni,
     Callimaco, rapì l’Orco crudele.
Deh! non mi pianga alcun, chè poca m’ebbi
     Vita, ma pochi pur del viver mali.


36. Del medesimo.

Come devoto a morte
     Usa de’ beni tuoi,
     Ma come s’abbi a vivere
     Tu li riparmia poi.


  1. Fiorì nel secondo secolo dopo Cristo. Ma il Weise osserva che non pochi epigrammi sembrano di Lucillio.