Pagina:Poesie greche.djvu/82

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87. D’Ipponatte 1

Due gioie immense inver la donna apporta;
  Quando si sposa o via si reca morta.


88. Di Damageto

Non di Messina o d’Argo un lottator son io.
  Sparta, l’illustre Sparta, ell’è il mio suol natio,
  Quei vincono con l’arte; io giusta il patrio rito
  Son con la forza sola vincitor riuscito.


89. Di Democaride (in un bagno)

Gl’immortai membri Venere
  Un dì lavossi qui,
  E col mostrarsi a Paride
  Il pomo gli rapì.


90. Di Enomao

Amor nella tazza ― tu effigî? perchè?
  Non basta col vino ― accendere il core?
  Il fuoco col fuoco ― unir non si de’.


91. D’incerto (su d’una tomba)

Il padre al proprio figlio pose questa:
  Fu di Giustizia Invidia più presta 2.


  1. Dal Bergk.
  2. Bellissimo epigramma che al trad. ricorda la morte di tre suoi figli, Arturo di anni 10, Ada di 6 ½, Alfredo di 16 mesi!