Pagina:Poesie greche.djvu/90

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Di Sicino1 deh! foss’io;
     Ateniese il suol natio
     Deh! potessi io commutar.
Chè di me certo tal detto
     Or potrebbe essere udito: —
     Ha quest’attico tradito
     Salamina per viltà
Su corriamo a Salamina,
     Espugnam l’isola bella,
     E dell’armi la procella
     L’onta grave ne torrà.



II.

Molti malvagi hanno ricchezza e i buoni
     Han povertà, ma noi non cangeremmo
     Ricchezza a prezzo di virtù. S’oppone
     A virtù la dovizia, e questa spesso
     Di luogo in luogo tra gli uomini vola.



III.

Lagrimato esser vo’, se avvien ch’io mora;
     Ad amici deh! possa il mio morire
     Recare in un col duol gemiti ancora.


  1. Cioè:— Non vorrei essere Ateniese, perchè di me si direbbe che sono stato uno di quelli che vilmente hanno abbandonato Salamina (V. Muller 58. Lett. Gr.).