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DA TREVISO PER FELTRE E BELLUNO 667

da costruirsi per raggiungere le gole di Montebelluna non fosse più opportuno lo staccare la linea stessa, anzi che dalla Stazione di Treviso, da quella di Lancenigo. Ma oltre che la Stazione di Lancenigo riescirebbe impropria per istabilirvi una diramazione dovrebbe per conseguenza completamente ampliarsi ed aumentarvisi il personale relativo di servizio, mentre la Stazione di Treviso è già esuberante al servizio attuale, e largamente fornita di magazzini, di rimesse, di rifornitore e di personale, è probabile che la Società concessionaria si opponga a rendere promiscuo il tratto da Lancenigo alla Stazione di Treviso senza l’applicazione di un apposito binario, il che renderebbe illusoria la sperata economia di spesa. E questa economia sarebbe per sparire tanto più quando si rifletta che la traccia da Lancenigo ai colli di Montebelluna attraversando la pianura in senso pressochè normale alla sua generale pendenza dovrebbe superare con molti manufatti i diversi scoli delle campagne, mentre la linea da Treviso per Postioma a Montebelluna assecondando la pendenza naturale del terreno non trova bisogno li altri manufatti che quelli per la traversata della Brentella. — La Stazione quindi da prescegliersi per punto di partenza dovrebbe essere quella di Treviso, staccandosi a ponente come è indicato nel Tipo. Attraversato il Sile in linea quasi normale nella prossimità dell’attuale Polveriera dove l’alveo è pressochè regolare, la strada si dirigerebbe con un solo rettilineo fino all’incontro delle prime radici dei colli od ondulazioni di Montebelluna per uno sviluppo di Chilometri 19,50 contati a partire dal centro della Stazione. Benché il Sile si presenti in quella località apparentemente paludoso, ha fondo solido e ghiaioso e la sua poca velocità locale deriva dall’essere sostenuto al suo ingresso nella città da una chiusa a servizio dei molti inferiori opificii; per cui quel Ponte in relazione tanto al livello della Stazione di Treviso quanto a quello della campagna, nonché in relazione all’importanza del fiume ed alla sua massima escrescenza, che secondo le informazioni assunte in luogo non supera i M. 0,60 sulle acque ordinarie, non sarà per recare dispendio d’importanza.

Dal Sile alla Madonna di Guarda la strada percorrerebbe un terreno perfettamente piano e ghiajoso, senza incontro di acque oltre la traversata della Bientella e senza quasi bisogno di tombini traversanti essendo le piogge naturalmente assorbite dalla natura bibula del suolo. I relativa spesa quindi di costruzione sarà estremamente leggera, e pressoché limitata alla occupazione dei fondi per la propria sede, trovandosi continuamente sul posto la ghiaia d’armamento.

A Postioma potrà collocarsi un doppio casello per una fermata.

Dalla Madonna di Guarda la traccia potrà dirigersi in tre rettilinei a raggiungere sotto la Pieve di Onigo la vallata del Piave. Essa dovrà attenersi a ponente della strada sotto la costa di Mercato per evitare la bassura di Biadene ed attraversare la postale presso l’osteria. La Borgata di Cornuda trovandosi al piè dei colli sull’arco della sella di separazione della Val di Piave dalla pianura Trevigiana, riesce troppo alta perchè vi si possa condurre la