Pagina:Progetto di una ferrovia da Treviso per Feltre e Belluno.djvu/4

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668 PROGETTO DI UNA FERROVIA

ferrovia senza incontrare in seguito contropendenze La traccia quindi dovrebbe avvicinarsi alla Brentella e portarsi sotto la Chiesa di Pieve di Onigo al Chilometro 30. Una Stazione di quarta classe collocata all’estremo del caseggiato di Nogarè potrebbe servire sufficientemente ai bisogni delle fitte popolazioni dei colli di Montebelluna e della costiera da Asolo a Cornuda. Questo tronco misurerà la lunghezza di circa Chilometri 10,50 ed incontrando le prime ondulazioni di terreno e dovendo traversare il Brentellone, il Rio Nassone e di versi scoli di campagna porta con sè il bisogno di alcuni movimenti di terra sia in isterro che in riporto e la costruzione di qualche manufatto benché di poca importanza. Esso quindi sarà per portare un dispendio maggiore del tronco antecedente anche in riguardo alla maggiore estensione ed al maggior valore dei fondi da espropriarsi.

La terza tratta dalla Pieve d’Onigo al Molinetto di Pederobba, attraversato il torrente Curogna presso il suo sbocco nella valle di Piave con un ponte della luce di M. 25,00, dovrebbe seguire pressochè l’argine del Brentella nel piano dei Saletti ai piedi della costa sulla cui cresta corre la postale, sino al Molinetto di Pederobba, dove trovasi l’edifizio di estrazione della Brentella medesima dal Piave. La sua lunghezza è di circa Chilometri 3,00 e la relativa spesa di costruzione per la minore importanza e valore dei terreni da occuparsi, riescirebbe inferiore a quella del tronco antecedente ove non fosse la circostanza dell’accennato ponte sul torrente Curogna, e dell’attraversata del Brentella che, come diremo in seguito, dovrebbe effettuarsi poco prima del Molinetto.

Questa prima Sezione giace interamente nella Provincia di Treviso, misura una lunghezza di circa Chilometri 33 e forma la parte di linea che ho distinto col titolo di linea di pianura. Essa infatti non presenterà, a quanto è dato giudicare da considerazioni generali sulla giacitura della pianura Veneta, e sulla velocità dei corsi di acqua prossimi al suo sviluppo, che una pendenza dall’uno al tre per mille in progressiva ascesa.

SEZIONE II. da Pederobba a Belluno.Tratta I. da Pederobba a Sanzan.

— Giunti a Pederobba si entra nel vero canale del Piave, — La regione si fa montuosa, e la ferrovia per svilupparsi senza poter divagare deve combattere tutti gli ostacoli che passo passo le affaccia la natura austera ed inesorabile dei luoghi. Il Piave come accennai corre fino a Belluno alquanto tortuoso alternando larghi bacini a strette gole rocciose. La sua pendenza però, a giudicare da volume delle ghiaje che travolge e dai dati altimetrici benché incerti che si conoscono, non oltrepassa in complesso il sei per mille. Sta sempre quindi entro tali limiti da permettere alla traccia stradale di rialzarsi sul suo letto ove occorra in modo da superare economicamente quelle rupi perpendicolari e calcari. non molto elevate per verità, che di tratto in tratto vi fanno sponda e ne restringono il canale.

Di questa natura è il primo tronco di questa tratta dal Molinetto di Pederobba all’incontro del torrente Tegorzo. La falda del monte, che s’alza fra