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Pagina:Prose e poesie (Carrer) III.djvu/353

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stre forze. Arti e mestieri si danno mano, e se il gradino più eccelso di una scala dicesse al più basso: tu sei più vile di me, questo potrebbe rispondere, e tu dici falso dacchè a te non verrà chicchessia a cui io nou abbia dato il passo.

A persuadere tutti gli uomini della fallacia che vi ha ne’ loro giudizii, quando si brigano a contrariare la propria natura, è bastante un poco d’osservazione. In pessimi scrittori di poemi e di orazioni abbiamo a deplorare la perdita di un bravo notaio, di un eccellente fattore! Quante volte sotto il pennello di certi pittori vediamo la pialla e la lima, che avrebbero condotto a perfezione opere manuali delle più malagevoli!

Primo in una capanna delle alpi anzichè in Roma secondo; in questo significato il detto di Cesare può trovar luogo tra gli apoftegmi più veri e più vantaggiosi.

X.

L’ESPRESSO ED IL SOTTINTESO.

Esaltavasi, non importa da chi, sere sono, la facoltà del parlare; dirò solo ch’egli era Cicerone che perorava pro domo sua. Io me ne stetti lunga pezza ad udire, ch’è quel di meglio che si può fare, tanto se chi favella sia uomo di dottrina e d’ingegno, quanto se sia zucca vôta e senza registro; ma essendomi accorto che a più d’uno di