Pagina:Racconti storici di Giambattista Bazzoni, Milano, Omobono Manini, 1832.djvu/120

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manendo sotto l’impero della vedova Contessa avrebbero dovuto o disciogliersi o rimanere per sempre inoperose. Tale interno sentimento gli improntava i maschi e vigorosi lineamenti di un’espressione di compiacenza completa e veritiera, che Beatrice vi scorse con sommo giubilo, e parve affidarsi poscia con maggior letizia agli eventi.

Compiuta ch’ebbero gli scrivani la trascrizione delle convenzioni matrimoniali, il Cancelliere levatosi e fatta un’inclinazione di capo ne diede avvertimento all’Arcivescovo. Questi allora impetrata l’universale benignità, incominciò un’ampio ed ornato discorso, nel quale magnificò gli sponsali, tessendo le lodi dell’uno e dell’altro de’ conjugi futuri, ed auspicando dalle nozze tanto ad essi che all’intero Ducato i più felici e prosperi risultamenti.

Quand’egli ebbe detto, Beatrice con atto gentile gli rese grazie, indi con chiara e ferma voce rispose: essersi ella condotta a quel passo a causa precipuamente delle vive richieste e de’ consigli suoi, che lo stato, l’eminente gra-