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sente al pari di Siracusa, fu pero del pari ricca e voluttuosa, ed egualmente colta e civile.

Già prima dell’epoca greca, era stata una fra le sedi principali dei Sicani. Il suo re, Cocalo, a quanto narra Diodoro, aveva accolto Dedalo fuggito di Creta, e gli aveva fatto costrurre una rocca, su quel colle Camiso, che ci sta qui sotto lo sguardo, ed al quale ora più non si ha accesso, che per un angusto e tortuoso sentiero. In questa rocca inespugnabile, aveva Cocalo allogato i suoi tesori, ed erasi venuto formando attorno, sul Kaniko, una città Sicana, ben prima che i Greci costruisserò Akraga. Agrigento Greca venne fondata nel secondo anno della quarantesima nona Olimpiade, dagli abitatori della vicina Gela, e non tardò guari a diventare, per ricchezza e per grandezza, superiore alla madre patria, avendone il commercio con Cartagine, favorito grandemente lo sviluppo.

Al pari di Gela si resse Agrigento a forma di oligarchia, secondo le leggi dettate da Caronda di Catania, infino a tanto che sorse la tirannia di Falaride. Quest’uomo straordinario era Cretese di nascita. Incaricato in Agrigento dela costruzione del tempio di Giove Polieo, si valse di questo fatto il quale poneva a sua disposizione uomini e denari, e per cui occupava il punto più forte della città. Assoldò mercenari, diede armi ai prigionieri, e nel mentre si celebravano nella città le feste di Cerere, sorprese gli abitanti, e si creò tiranno di Agrigento. La monarchia era forma di governo talmente invisa ai Greci, che fecero di Falaride un mostro favoloso, e che la sua crudeltà diventò proverbiale. È nota a tutti la leggenda del toro di bronzo che aveva fatto fondete da Perillo, in cui faceva ardere a fuoco lento gli stranieri, e le persone di cui voleva sbarazzarsi. Questa favola ha molta importanza per la località dove nacque, imperocchè il toro di Agrigento si collegava a quello di Creta, ed alla imagine del toro di Dedalo, come pure alla vicina Cartagine, dove vittime umane si sacrificavano a Moloch, raffigurato da una testa di toro. Pare che in questa figura fosse conte-