Pagina:Rime (Andreini).djvu/252

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Che ’n me non è più parte
Che saettar si possa.
Ama.Sottrarrommi fuggendo
Quand’altro non mi giovi,
Al tuo lungo pregare,
Anzi al lungo noiare.
Arder mi sento il volto
Di sdegno nel pensar, ch’io teco parlo,
E ’n un combatte in me vergogna, ed ira.
Selv.Se di me più veloce
Sarai nel corso, Amore
Mi presterà, perch’io ti giunga l’ali.
Ama.Seguimi pure, ò nò, ch’io ti prometto,
Che prima unir vedrassi
Col Ciel la Terra, con la fiamma l’onda,
Il giorno con la notte
L’inferno con le stelle,
Ch’ad amarti giamai l’animo pieghi.
Selv.Impossibil è più, ch’io non ti segua,
Che ’mpossibil non è quanto m’hai detto;
Dunque vana è la fuga,
Vana è la fuga ò dispietata Ninfa
Quand’ancor fatta trasparente linfa
Nova Aretusa per le occulte vene
De la terra te n’ gissi;
Perche ’n fiume converso
Mercè del pianto mio nel cieco Inferno
Seguirò novo Alfeo l’onda fugace.


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