Pagina:Rime (Andreini).djvu/304

Da Wikisource.
292

M’è del viver più caro;
Ma tanto non son’io debile, ò stanco,
Ch’io non basti à condurmi
Al desiato albergo.
Hor prìa d’amor, di maritaggio in segno
Dammi de la tua destra il caro pegno.
Gala.Ecco la mano, ecco pur l’alma istessa.
A dar moto à la mano, a l’amor fede.
Flori.O coppia avventurosa.
Auspice Amore, e Pronuba son’io.
Alco.O bella, e cara mano
Hor prendi questi baci
Per vendetta di quelle,
Che mi facesti al cor dolci ferite.
Gala.Andiamo anima mia.
Flori.O di radice amara
Dolce, e gradito frutto,
O d’infausto principio lieto fine,
O gran virtù d’Amore
Come cangi in contento ogni dolore.


IL FINE.