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alla nobile ed ornatissima
signora

ELISABETTA PAROLINI,

Mandandole una Satira composta da un illustre Poeta Veneziano, che scrive egregiamente in quel dialetto, e che molto era ritroso a concederla.


Placati, o Elisa bella,
     Torna serena e lieta:
     Io vinsi del Poeta
     La docile ragion:

Poeta, che per vezzo
     Le Tosche forme ignora,
     E i modi suoi colora
     Nel Veneto sermon.