Pagina:Saggio di rime di diversi buoni autori, Firenze, Ronchi, 1825.djvu/194

Da Wikisource.
  Al Corpo a dieci, a santa Margherita,

  Alle guagnel, ch’io frò qualchè pazzia;
  E se gli ammazzon me prima costoro
  Io ammazzerò poi dodeci de loro.
NANNI Puollo far l’aria.
BECO   Oh! be’ noi ce siam drento,
  Tu non lo credi?
NANNI   Io ’l credo.
BECO   O che cicali?
  Io ne vo’ saldamente addosso cento,
  Tu te ne ridi tu, de’ principali.
  Ma quando io fuggo, paio propio il vento,
  Vedi ch’io porto sempre gli stivali:
  E quand’io vo’ corre un, perchè non m’oda,
  Io gli do sempre dove sta la coda.
NANNI   Dove?
BECO   Derieto.
NANNI   Oh! così la’ntend’io:
  Tu me par savio; a quel mo non ved’egli.
BECO   Se me vedessi, non vi sarebbe il mio;
  Io non son già de questi avventategli;
  Io me’ngegno sottecchi, e d’imbolìo;
  S’egli è zuccone, appiccarmi a capegli,