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NANNI Vanne che sresti uscito del cervello.
BECO E’ non è uom per tutti esti paesi
Che vadi, come me, senza mantello.
Or giugne MECHERINO e dice
MECHERINO Ve’, che ti codiai tanto che t’intesi,
Brutto, impiccato, ghiotto, ammorbatello,
Ladroncelluzzo, viso de morìa:
Che ciarli tu della Catrina mia?
BECO Al corpo a dieci, che gli è Mecarino!
Come frò io a vale?
NANNI Oh! fa con mano:
Raccomandati a Cristo, e a san Donnino,
Ch’io per me la vo’ dar quinc’entro al piano.
BECO Deh! Nanni, stenta ancora un michinino,
Ch’e’ non me mandi in qualche buco strano.
Ve’ tu, ch’egli ha ’l pugnale, e la sguerruccia,
E vien bollendo come una bertuccia.
MECHERINO S’io te rigiungo ragazzaccio stiavo,
Io ti concrò, che tu non srai più buono,
E che non se’ smillanta, e fassi bravo,
Appuntamente quand’io non ce sono.