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Viene GIANNONE Rettor del popolo e dice
GIANNONE O venitene meco.
NANNI Ed ove?
GIANNONE Presto al Potestà, alla Corte
E tutt’a tre balzerete in pregione.
NANNI Avviat’oltre innanzo un pò, Giannone.
GIANNONE Innanzi vi vo io, brutta gentaccia;
Che sempre s’ha sentir qualche pazzìa.
BECO Tu m’hai rotto le spalle.
MECHERINO E tu le braccia.
BECO Or dirai tu, che la Catrina è mia?
MECHERINO Tu vai caiendo.
BECO E che? diavol lo faccia.
MECHERINO Tu ne vuoi anche.
BECO El mal che Dio te dia.
GIANNONE State cheti in malor gentaccia grossa,
Che ve venga il gavocciol intru l’ossa.