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Giungono al POTESTÀ e GIANNONE dice
GIANNONE Dio ve dia ’l giorno, ser lo Podestà.
Egli è qua Nanni, Beco, e Mecherino
Ch’hanno fatto rombazzo. Andate là.
PODESTÀ Che quistion è la lor? fia stato ’l vino:
Ed io gli accorderò. Venite quà.
MECHERINO Io non intendo codesto latino.
Dite in volgare, ch’io ho un po’ ’l cervel grosso.
PODESTÀ Vi vo’ far far la pace oggi s’io posso.
NANNI Beco, va oltre, e di’ la tua ragione.
MECHERINO Nò: laga dire a me; che son prim’io.
BECO E tu debbi voler rifar cristione:
E che sì, ch’io te mando al solatio?
MECHERINO E io dirò.
BECO Tu non dirai, ghiarghione.
MECHERINO E perchè conto?
BECO Perchè vuole Dio.
MECHERINO Ben lo vedrò.