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NANNI Ser sì, derieto alla grandezza, e panni.
Ell’è, vedete, una camarlingona,
Dassai gagliarda, ardita, e recipiente,
La pare un assiuolo in su la nona,
Ed ha dinanzi appunto meno un dente,
E delle dua lucerne una n’ha buona,
L’altra se potre’ metter tra le spente,
Tarchiata, stietta, soda, e vendereccia.
PODESTÀ Dove sta ella a casa?
NANNI In vacchereccia.
PODESTÀ Va’ mettegli una boce.
NANNI A iù, Catrina.
La CATRINA di lontano risponde.
CATRINA Che diavol hai?
NANNI Stravalica il fossato.
CATRINA Ho io a venir ritta alla collina?
NANNI Attraversa il ciglion dall’altro lato,
Che noi veggiam codesta tua bocchina,
Che pare un maluscristo inzuccherato.
PODESTÀ Hagliel tu messo?