Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/191

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novella xl 191

che Arderigo era valente. Arderigo, che vede favoregiare Amelio alla reina, dicea che ella non era degna d’entrare in corte poi che avea lassato violare la figliuola. Venuto Amico dinanti da’ re per difendere la infamia data alla reina et alla figliuola et a sé in forma d’Amelio (Amelio sta in fonila d’Amico a casa), e messo le cose in ordine, — la reina con moltitudine di donne, lo re co’ reali — , e del populo alla presenzia Amico dice: «O conte Arderigo, se vuoi desdire quello hai detto, sempre serò tuo servidore». Arderigo dice: «Io desdico la tua testa e non <vo’> la tua amistà».

E giura, presente lo re, lui aver violata la figliuola del re. Amico dice che ne mente. Lo re dice: «O Amelio», — credendo che lui sia, — «francamente ti difende, che se vinci, io ti darò Brisedia mia figliuola per moglie». E combattendo bene tre ore, ultimamente Arderigo fu vinto et Amico li tagliò la testa.

Lo re, che vedea della infamia levata la figliuola e la reina, diliberò di maritare la giovana a Amelio. Amico (in figura d’Amelio) la prese e senza altro fare, Amico tornò a casa della sua donna <là u’> trovò Amelio. Amelio, credendo che Amico avesse perduto, vedendolo ebbe grande allegrezza. <Amico> narrandoli come Arderigo era morto e come avea presa la figliuola de’ re per moglie per lui, dicendoli: «Và in corte e quella prendi, et io mi rimarrò colla donna qui»; Amelio, tornato in corte, colla figliuola de’ re si steo, avendoli dato lo re in dota una città lungo il mare e molto terreno.

E dimorando Amico colla sua donna, sopravenendoli alcuna malatia, di lebra il ditto Amico fu ripieno intanto che tutta la casa li puzzava. E non che la donna sua li volesse aitare, ma più volte cercò d’afogarlo. E vedendo Amico che la moglie lo volea uccidere, disse a’ servi suoi: «Per Dio io vi prego che prendiate quello si può e lo scifo, e levatemi dinanti da questa malvagia femina e caminiamo innelle terre del conte Amelio». Li servi così feceno e condussenlo alle terre del conte Amelio. Li servi del conte dimandando chi era, lui disse: «Io sono Amico fratello di fonte del conte Amelio e vegno per stare qui, ch’e’ mi faccia le spese». Li servi d’Amelio disero che tosto si partisero, dando loro di buone bastonate. Amico, vedendosi così scacciare, pregò li servi suoi