Pagina:Spanò Bolani - Storia di Reggio Calabria, Vol. I, Fibreno, 1857.djvu/16

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introduzione vii  

ha storico fondamento; e possono valere soltanto a pascere la smania d’un erudizione superflua ed indigesta.

Crede il dottissimo Mazzocchi che il nome di Reggio possa esser venuto dal caldaico Rec (Re) a significare una diuturna dominazione di Re, ed il regio principato a’ Reggini graditissimo. Ma io, dall’antico Giocasto in fuori, non trovo altro re che ne’ vecchi tempi abbia regnato su i Reggini. Nè questo regio dominio può appropriarsi al secondo Anassila ed a’ suoi figli; dacchè costoro non furono re di Reggio, ma tiranni; ed ognun sa qual differenza sia da tiranno a re. Il regno presso i Greci era diritto, la tirannide era usurpazione di uno Stato legittimo. Gelone fu prima tiranno di Siracusa; poi i Sicilioti il fecero re per i suoi meriti. Quindi non mi sembra propria, nè storicamente ragionata l’etimologia proposta dal Mazzocchi, ed accolta dal nostro Morisani. Certo è che RECION troviamo sempre scritto nelle più antiche monete nostre, e REGIUM presso i più vecchi Latini, prima che la mania delle derivazioni greche l’avesse mutato in RHEGIUM.

Dagli stessi Greci desumiamo un argomento assai gagliardo dell’antichissima origine di questa città, quando ci affermano che il reggino Learco fu discepolo del vetustissimo Dedalo da Atene, e contemporaneo de’ cretesi Scillide e Dipene, discepoli di Dedalo anch’essi. Questo Dedalo che, a fuggir la crudeltà di Minosse II re di Creta, aveva cercato ricovero nella Sicania presso il re Cocalo, dicesi esser vissuto circa sei secoli e mezzo prima della fondazione di Roma (Av. Cr. 1409), tempo che coincide con mille quattrocentonove anni avanti la nascita di Gesù Cristo.

Quando i Siceli o Siculi, ed i Morgeti cacciati da’ Pelasghi e dagli Ombri, si gittarono in questa ultima regione degli Aurunci, le due riviere della Sicania e della Saturnia sullo stretto erano dominale da’ figli di Eolo, già Signore di esse, e delle isole che da lui ebbero durevol nome di Eolie. Raccontasi che questi Siculi sieno per più tempo dimorati nella terra Saturnia fino a mutarle il nome in Sicilia; ma che poi i natii Opici, rifattisi di coraggio e di forze, e desiderosi torsi alla soggezione dalla nuova gente, abbiano costretta questa a cambiar la sua sede nella prossima isola di Sicania. Ivi ebbero i Siculi a durar lunga guerra co’ Sicani; ma finalmente venuti a patti, ebbero ceduta tutta la parte orientate dell’isola fino alle falde dell’Etna, e fu da loro appellata Sicilia.

A que’ tempi, che fu verso cinquecento trent’anni prima di Roma (Av. Cr. 1289), Giocasto uno de’ figliuoli di Eolo, era Re di Reggio; e qui morì, ed ebbe divini onori e tempio. Circa quaran-