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tative di matrimonio si rompevano così, Argìa sarebbe diventata per lui una straniera. E questo pensiero gli pareva insopportabile. Non più vederla!... Non udirla parlare!...
— E tuo padre, Argìa? Come farai con tuo padre?... Il nostro matrimonio era la sua ambizione!...
— Prenderò ogni cosa sopra di me: non ho paura di affrontarlo...
— Tuo padre è collerico; può ammazzarti nel primo impeto!
— Volesse Iddio!...
— Non sai quello che dici... Bisogna trovare il modo di sottrarti alla sua collera. Ci penserò io... Ma tu mi dirai tutto!...
— Tutto?... È impossibile. Mi sento morire al solo pensarlo!
Tacquero ancora, e si rimisero a camminare sotto il tunnel verde.
Quasi inconsciamente Fausto mormorò:
— Se si potesse camminare sempre, così,