Pagina:Stoppani - Il bel paese - 1876.pdf/376

Da Wikisource.
370 serata xxii

mente infilarla; perchè tutti i giorni il sole muta di posto sul l’orizzonte, e muta per conseguenza la direzione de’ suoi raggi. La cosa s’intende facilmente. Voi avete, per esempio, una finestra aperta a mezzodì. Se non c’è ostacolo davanti, seduti nell’interno della camera rimpetto alla finestra, vedrete facilmente tutti i giorni passare il sole. Lo vedrete, ma d’inverno giù giù basso sull’orizzonte, e molto alto d’estate. Voi lo potrete accompagnare nella sua discesa e ascesa annuale, perchè la finestra, essendo spaziosa, offre una serie indefinita di punti, per cui può passare il suo raggio diretto, o giungere a ferire il punto ove si trova la vostra pupilla, che dalla finestra guarda tanta parte del cielo. Ma chiudete le imposte; poi praticatevi con un succhiello un forellino, per esempio, a mezzo l’altezza della finestra; ponetevi quindi al posto dove eravate prima. Credete che vi sarà concesso di vedere il sole ogni giorno? Mai più; lo vedrete soltanto quando s’incontri a passare precisamente davanti a quel forellino, in corrispondenza colla vostra pupilla; quando il suo raggio possa infilar quella cruna, e tendersi come un filo tra il forellino e la pupilla. Non lo vedrete perciò d’inverno quando cammina troppo basso sull’orizzonte; non lo vedrete d’estate, quando passa troppo alto: lo vedrete invece un giorno di primavera, quando si presenta davanti al forellino nell’ascesa, e un giorno d’autunno, quando vi ripassa davanti nella discesa».

«Intendo», soggiunse la Camilla. «Bisognerà dunque che la montagna del Pertugio di Martino faccia le veci d’imposta, e il pertugio stesso le veci di forellino».

«Naturalmente; e che il villaggio di Elm occupi il posto di chi siede rimpetto alla finestra. La montagna pertugiata si rizza infatti, come l’imposta, a mezzodì di Elm. Il pertugio è a tale altezza, che il sole d’inverno ci passa per di sotto, e d’estate per di sopra. Il villaggio di Elm non lo vedrà dunque (sempre inteso che il pertugio sia piccolo com’è ) che due giorni all’anno, quando passa e ripassa in direzione del pertugio, cioè in direzione di quel punto del cielo, che il villaggio di Elm vedrà pur sempre attraverso il pertugio stesso. Ma eccoci, come al solito, fuori di via. Tornando dunque alle Alpi Apuane, la Pania Forata è un Pertugio di Martino; ma un gran pertugio, vedete. Esso mi richiama piuttosto il monte Torghatten».

«E dov’è codesto monte?» vollero sapere i bambini.

«Ci siamo! con voi bisogna troncare o deviare a ogni passo. Anche questa piccola digressione per farvi contenti. Il monte Tor-