Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani II.djvu/44

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ne arti gli ignoranti egualmente che superstiziosi, e corrotti Romani prestavano maggior fede che alla sapienza, ed alla virtù1.

Alla Plebe, ed ai Grandi di Roma erano, o divennero in breve consimili i Romani eserciti, e i lor Comandanti. Le Romane Legioni incominciarono già fin dal tempo di Cesare, e d’Augusto ad accorgersi che questi insigni capitani erano ad esse debitori di tutto il loro potere, e tale importante scoperta fu solo sotto ambidue quei primi Cesari tenuta appena nei convenienti limiti atteso il rispetto che i vecchi, ed esperti soldati professavano ai gloriosi lor condottieri. Infatti subito dopo la morte di Augusto scoppiarono varie pericolose sollevazioni nelle più forti Armate dell’Impero vale a dire tra le Legioni Pannoniche, e Germaniche; e tali sollevazioni, come dice Tacito non ebbero origine se non che dalla speranza, che quei soldati concepita avevano di potere cioè mediante la mutazione del Sovrano ottenere, ed esercitare la sfrenatezza, e le ricompense della guerra civile2. Codeste som-

  1. I. 700. Lucian.
  2. Tac. I. 16. et seq. c. 31. et seq. Hic rerum urbanarum status erat, cum Pannonicas legiones seditio incessit: nullis novis causis, nisi quod mutatus princeps licentiam turbarum, et ex civili bello spem praemiorum ostendebat.