Pagina:Storia della geografia (Luigi Hugues) - 2.djvu/66

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caduto in possesso della dinastia dei Tang, e la cui parte meridionale portava il nome di Sin-lo.

Queste informazioni sui paesi più orientali dell’Asia si trovano raccolte in una relazione araba, la quale consta di due parti, una dell’anno 851 scritta da un tale Soleyman, l’altra dell’anno 920 e scritta da Abu Zeid nativo della città di Siraf, il quale, stabilitosi, dopo l’anno 916, nella città di Basrah, si era procurato molte informazioni interessanti dal Coreiscita Ibn Wahab che aveva visitato quei lontani paesi.

Assai meno importanti che nell’Oceano Indiano e nei mari della Cina furono le navigazioni degli Arabi nell’Oceano Atlantico, da essi comunemente detto Mare Tenebroso. Ai tempi di Ibn Hauqal (secolo X) era appena conosciuta la sezione della costa occidentale d’Africa, compresa tra lo stretto di Gibilterra e il porto marocchino di Safi: verso la metà del secolo XII si aveva notizia eziandio dell’altro tratto di costa che da Safi si estende verso mezzogiorno, per uno spazio corrispondente a quattro giornate di viaggio, ma pare che in nessun tempo le cognizioni geografiche degli Arabi si spingessero, in quella parte del littorale africano, sino al capo Nun. Solo occasionalmente, come racconta Ibn Fatima, una nave era stata cacciata da una furiosa tempesta sino ad un promontorio, cui l’equipaggio aveva dato il nome di Capo Brillante, e che il signor Riccardo Major crede di poter identificare col Capo Bianco.

La conoscenza delle isole Atlantiche, poco lontane dalla costa occidentale d’Africa, andò perduta nel Medio Evo, e a tal punto che la loro esplorazione divenne, in questo periodo, una impresa di nuove scoperte, dopo un intervallo di parecchi secoli. E l’Oceano ebbe nuovamente le sue leggende di isole meravigliose ed incantate, tanto per l’Europa cristiana, quanto per il mondo musulmano dilatatosi sino alle estremità occidentali dell’Africa e dell’Andalusia.

Delle ventisette mila isole, le une popolate le altre deserte, che, secondo Edrisi (secolo XII), si innalzavano nel Mare Tenebroso, diciassette sole erano state visitate. Tra queste primeg-