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42 Meccanismo della Scultura

due palmi, e che numerosissime sono, principalmente di lavoro etrusco. Se però indicheronne alcune, faranno opera greca, e d’un merito singolare.

[... nel museo d’Ercolano...]

§. 18. Fra le statue di grandezza naturale d’Ercolano le più ammirabili sono un giovane Satiro che siede e dorme, tenendo la destra sul capo, e la sinistra pendente1, e un altro Satiro ubbriaco sdrajato su un otre, sotto il quale è stesa una pelle di leone2. Questo Satiro colla sinistra si sostiene, e colla destra alzata sta in atteggiamento di fare scoppio colle dita in segno d’allegrezza, com’era la statua di Sardanapalo che vedeasi ad Anchiale nella Cilicia3, e come s’usa anche oggidì in alcuni balli. Più pregevole ancora a molti riguardi è un Mercurio sedente4, inchinato avanti col corpo, il quale stende indietro la gamba sinistra, e si appoggia sulla man destra, restandogli ancor nella sinistra una parte del caduceo. Questa statua, oltre l’esser bella, è pur rimarchevole per un affibbiaglio in forma di piccola rosa, posto in mezzo della cavità che formasi al di sotto del piede, e per le stringhe de’ talari ivi legate, le quali, siccome impedirebbongli di posar a terra il piede senza incomodo, così sembrano messe per indicare che quel Mercurio non è fatto per correre, ma bensì per volare. Del suo mento, che ha una fossetta al di sotto, ho già parlato altrove5, Dopo di queste tre statue sono stati disepolti due giovani Lottatori ignudi di grandezza naturale, che stanno un contro l’altro, e colle braccia in atteggiamento di venir alle prese nel miglior modo6. Queste statue hanno il loro luogo in differenti stanze, e possono


con


  1. Bronzi d’Ercolano, Tom. iI. Tav. 40.
  2. Ivi Tav. 42. e 43. Ne abbiamo parlato nel Tomo I. pag. 292. not. *.
  3. Strab. lib. 14. pag. 988. C., Plutarch. De fortit. Alexandri, Orat. 2. op. Tom. iI. pag. 336. C. [Ateneo l. 12. c. 7. p. 529. D.; e può vedersi ciò, che scrivono intorno a questa statua di Sardanapalo, e all’uso di quello scoppio presso gli antichi i dotti Accademici Ercolanesi nelle osservazioni sulle dette Tavole 42. e 43.
  4. Tav. 29 - 32.
  5. Tomo I. lib. V. capo V. §. 23. p. 372.
  6. Tav. 58. e 59.