Pagina:Straparola - Le piacevoli notti I.djvu/110

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di non manifestarlo, senza il vostro volere, ad alcuno. Sicurato adunque messer lo porco dalla moglie, si trasse la puzzolente e sporca pelle, e un vago e bellissimo giovane rimase: e tutta quella notte con la sua Meldina strettamente giacque. E, impostole che il tutto dovesse tacere, perciò che era fra poco tempo per uscire di sì fatta miseria, si levò di letto: e, presa la sua spoglia porcina, alle immondizie, sì come per l’addietro fatto aveva, si diede. Lascio a ciascuno pensare quanta e qual fusse l’allegrezza di Meldina, veggendosi accompagnata con sì leggiadro e sì polito giovane. Non stette guari che la giovane se ingravidò; e, venuta al termine del suo parto, partorì un bellissimo figliuolo. Il che al Re e alla Reina fu di grandissimo contento, e massimamente che non di bestia, ma di creatura umana teneva la forma. Parve a Meldina esserle molto carico tener celata così alta e maravigliosa cosa; e, andatasene alla suocera, disse: Prudentissima Reina, io mi credevo esser accompagnata con una bestia; ma voi mi avete dato per marito il più bello, il più vertuoso e il più accostumato giovane che mai la natura creasse. Egli, quando viene in camera per accoricarsi appresso me, si spoglia la puzzolente scorza, e, in terra quella diposta, un attilato e leggiadro giovane rimane. Il che niuno potrebbe credere, se con gli occhi propi non lo vedesse. La Reina pensava che la nuora burlasse; ma pur diceva da dovero. E addimandatala come ciò potesse vedere, rispose la nuora: Verrete questa notte su ’l primo sonno alla camera mia, e trovarete aperto l’uscio, e vederete ciò che io vi dico, essere il vero. Venuta la notte, e aspettata l’ora che tutti erano andati a posare, la Reina fece accendere i torchi, e con il Re se n’andò alla camera del figliuolo: e, entra-