Pagina:Straparola - Le piacevoli notti I.djvu/111

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tavi dentro, trovò la porcina pelle che da l’un lato della camera era posta giù in terra; e, accostatasi la madre al letto, vide il suo figliuolo essere un bellissimo giovane: e Meldina, sua moglie, in braccio strettamente lo teneva. Il che vedendo, il Re e la Reina molto si rallegrorono: e ordinò il Re che, avanti alcuno indi si partisse, la pelle fusse tutta minutamente stracciata; e tanta fu l’allegrezza del Re e della Reina per lo rinovato figliuolo, che poco mancò che non se ne morisseno. Il Re Galeotto, veggendo avere sì fatto figliuolo e di lui figliuoli; depose la diadema e il manto regale, e in suo luogo con grandissimo trionfo fu coronato il figliuolo, il quale, chiamato Re porco, con molto sodisfacimento di tutto il popolo resse il regno, e con Meldina, sua diletta moglie, lungo tempo felicissimamente visse.

Era già ridotta al suo termine la favola da Isabella raccontata, quando gli uomini e le donne sommamente si ridevano de messer lo porco tutto inlordato che accarezzava la sua diletta moglie, e, così impiastracciato da fango, con lei giaceva. — Ma poniamo, disse la Signora Lucrezia, omai il rider da parte, acciò che Isabella, proponendo il suo enimma, l’ordine seguisca. La quale con allegro viso così disse:

Vorrei che tu mi desti, o mio Signore,
     Quel che non hai, nè sei per aver mai,
S’avesti andar al mondo con tuo onore
     Mill’anni, e più, di vita ancor assai.
E se tu ’l pensi aver, vivi in errore,
     E come cieco per la strada vai:
Ma se, come mi mostri, il mio ben vuoi,
     Dammel, non tardar più; chè dar me’l puoi.