Pagina:Straparola - Le piacevoli notti I.djvu/68

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cato; e, adocchiato un muletto che alle bisogne sue parevali convenevole, per sette fiorini d’oro lo comperò. Avenne che a quel mercato erano tre buoni compagnoni, i quali più dell’altrui che del suo, sì come anche a’ moderni tempi si usa, si dilettavano vivere. E, veduto che ebbero pre Scarpacifico avere il muletto comperato, disse uno di loro: Compagni miei, voglio che quel muletto sia nostro. — E come? dissero gli altri. — Voglio che noi ci andiamo alla strada dove egli ha a passare, e che l’uno stia lontano dall’altro un quarto di miglio; e ciascaduno di noi separatamente li dirà, il muletto da lui comperato esser un asino. E se noi staremo fermi in questo detto, il muletto agevolmente sarà nostro. E, partitisi di comune accordo, s’acconciorono su la strada, sì come tra loro avevano deliberato; e, passando pre Scarpacifico, l’uno de’ masnadieri, fingendo d’altrove che dal mercato venire, li disse: Iddio vi salvi, messere. A cui rispose pre Scarpacifico: Ben venga il mio fratello. — E di dove venete voi? disse il masnadiere. — Dal mercato, rispose il prete. — E che avete voi di bello comperato? disse il compagnone. — Questo muletto, rispose il prete. — Qual muletto? disse il masnadiere — Questo che ora cavalco, rispose il prete. — Dite voi da dovero, overo burlate meco? — E perchè? disse il prete. — Perciò che non un mulo, ma un asino mi pare. — Come, asino? disse il prete. E, senza altro dire, frettolosamente seguì il suo camino. Nè appena cavalcato aveva due tratte d’arco, che se li fe’ incontro l’altro compagno, e disseli: Buon giorno, messere; e di dove venete voi? — Dal mercato, rispose il prete. — Vi è bel mercato? disse il compagno. — Sì bene, rispose il prete. — Avete fatta voi alcuna buona spesa? disse il compagnone. — Sì, rispose il prete; ho comperato questo muletto