Pagina:Strenna dell'Uomo di pietra per l'anno 1860.djvu/64

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La solita repubblica fu inaugurata un’altra volta a Parigi mentre il papa s’imbarcava a Porto d’Anzio sopra una fregata inglese; e la navicella di san Pietro tornò ad essere non più una metafora, ma una realtà. L’Inghilterra, scaduta dal suo antico splendore per la definitiva liberazione delle Indie, pel commercio d’Oriente aperto a tutti i popoli attraverso il canale di Suez, e per le grandi miniere scoperte e scavate dai Russi nel centro dell’Asia, intendeva a vendicarsi delle nazioni col conservare religiosamente il pomo della discordia. Siccome essa vedeva che colle sole sue forze il papa sarebbe rimasto a bordo assai lungo tempo senza pescare nè anime nè pesci, e senza dar comodo a lei di pescare nel torbido potenza e milioni, così ingarbugliò un trattato segreto colla Russia, e depositò il Santo Padre con quattordici cardinali sulle spiagge della Crimea.

Nicolo II, czar di quel tempo, non somigliava per nulla al paziente Alessandro II vincitore del Caucaso ed emancipatore dei servi; egli era di quelli che vogliono rubar il mestiere al tempo e far soli durante il loro regno quello che può forse menar a termine soltanto una lunga e fortunata dinastìa. Aver il capo nelle nebbie ghiacciate della Neva e del mar Bianco, i piedi sulle sabbie dorate del Bòsforo, una mano sulla China e un’altra sull’Italia, padroneggiar i due mondi e le due Rome, e imporre all’universo intero lo stampo cosacco: era un disegno che non dispiaceva all’erede di Pietro il grande e del primo Nicolo. I due sovrani, i due papi si scontrarono sul lito della Tauride: Giovanni XXIII, il despota del passato, e Nicolo II, il denominatore del presente, s’intesero con uno sguardo, e le parole che si tennero dopo furono a gratuito schiarimento.

«Che volete, Santità? — chiese il Tartaro incivilito.

«Quello che volete voi, Maestà — rispose il Gran Sacerdote latino.

«Vale a dire?

«Vale a dire che io voglio il dominio del mondo, come me ne danno diritto le bolle de’ miei santi predecessori.

«Per conquistar il mondo, m’immagino che vorrete cominciare da qualche parte!

«Voglio cominciar da Roma! voglio cacciare dalla sede degli Apostoli quegli scomunicati che vi si sono intrusi per consacrarvi l’empietà e la menzogna.

«Bene; io v’aiuterò a riprender Roma: ma, patti chiari! che la mia parte di mondo la voglio conservar io.