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degli Arciduchi d’Austria Conti del Tirolo 33

circostanza un torneo era d’obbligo e il granduca ne dà incarico al Cav. Tommaso Guidoni gentiluomo tenuto in molta considerazione tra i favoriti della corte e che da vari anni stava a Firenze, come dicemmo, quale residente estense. Il Guidoni era poeta ed artista e il Vedriani nella sua raccolta de pittori, scultori e architetti Modenesi (Modena 1662) lo dice «eccellente nel disegnare e miniare e che meritò gli applausi della casa granducale di Toscana per lo spatio di molti anni»1. Ma ormai era avanzato in età, anzi in una sua del 6 gennaio 1652 se ne lamenta col principe estense. «Questa sera si comincia il carnevale con un bel festino, mentre io, da povero vecchietto, me ne starò in un cantoncino al fuoco» e in un’altra al Graziani del 12 marzo scrive «ancora quà si và facendo qualche cosa (a proposito delle feste di Firenze) et anche a me, benchè vecchio, non mancherà di travagliare» e preoccupato dell’arduo incarico ricevuto, scrive al principe estense il 19 marzo «V. A. avrà inteso, che quà s’è trovato la via

  1. Si trovano dei De Guidonibus inscritti nella Magna massa populi civitatis Mutinæ - Liber nobilium et potentum, 1306. - Tommaso Guidoni, essendo stato al servigio del Principe Alfonso, come segretario, godeva di un’annua pensione di 200 scudi d’argento dal duca. - R. Arch. di Stato in Modena - «Cassa Secreta» - Lasciò varie poesie per nozze.