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Atto quinto, Scena unica 147


Alonzo.


La vostra figlia? Oh cielo
perché non sono a Napoli ed entrambi
quivi regina e re? se questo fosse,
starmi vorrei dentro il fangoso letto
dove mio figlio giace. Quando avete
perduto vostra figlia?

Prospero.


L'ho perduta
nell'ultima tempesta. Io scorgo intanto
questi degni signori sì colpiti
da un tale incontro che la ragion loro
divorano e che i loro occhi ministri
dubitan siano di verità, nè vero
alito le parole loro. Ma
per quanto fuor dei vostri sensi usciti
siate certi ch'io son Prospero, il Duca
legittimo, scacciato da Milano
il quale molto stranamente in questa
spiaggia ove naufragaste, prese terra
e il signor ne divenne. Ma di tali
cose non più, però che questa è storia
di lunghi giorni e non lieve racconto
da farsi a mensa e quale si convenga
a questo primo incontro. O sire, siate
il benvenuto. La mia corte è questa
grotta. Ho là qualche servo, nè di fuori