Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo II, Classici italiani, 1823, II.djvu/575

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538 LIBRO io crederò facilmente al dottissimo Sassi (let.c.) che fin dal secolo II fosse in Milano una regal copia di libri, e che una splendida biblioteca ecclesiastica fosse ivi pure fin da’ tempi antichi per opera de’ primi vescovi, quando egli « nella iscrizione pliniana era in Como , non in Milano, ha data occasione al sig. co. Ottavio Boari ferrarese, morto non ha molto in età giovanile, di pubblicarne nel 1773 una assai più diffusa, in cui con mollo ardore combatte la mia opinione. E in alcune cose egli ha rischiarato questo punto di storia più ch’io non avessi fatto. Egli ha avvertito che non fu il primo l’Apiani a pubblicare questa iscrizione, ma che prima di lui era essa stata data alla luce in un’edizione delle Note di M. Valerio Pròbo fatta in Venezia nel i5^5. Al che deesi aggiugnere che il primo a copiarla non fu Tristano Calchi, ma Ciriaco d’Ancona, come altrove ho osservalo (l. 6, par. 1). Egli ha diligentemente confrontate tra loro le diverse lezioni che trovansi di questa iscrizione in diversi codici e in più libri stampati, ne’ quali ella è stata inserita. Egli ancora ha giustamente rilevata una mia inavvertenza nel creder probabile che quel sasso fosse da Como trasportato a Milano al principio del secolo xu , perciocché esso serviva già a chiuder l’arca in cui era sepolto Lotario re d’Italia morto l’anno g5o. In questi punti io seguo di buon animo il parere del mio avversario. Ala nel punto principale della questione, cioè se nella detta iscrizione si parli di una biblioteca aperta in Como , o veramente in Milano, io sono ancora nel mio, e non parmi che siano di alcun peso le ragioni in contrario addotte dal co. Boari, e che non vaglia neppur la pena di disputarne più oltre. E quanto al trasporto del sasso da Como a Milano, se esso non seguì, come io avea congetturato , al principio del secolo xn, potè avvenire in qualche altra qual che si fosse occasione, alla stessa maniera che tante altre antiche iscrizioni sono state portate sovente o per caso, o avvertitamente da un luogo all’altro.