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PART. II. ART. VIII. OBBIETI E RISPOSTE. 113

è la querela, che fi ode come nuova al giorno d’oggi, rapporto alla frequenza insolita de’ turbini e delle gragnuole: poichè il Montanari il quale scriveva quel Libro già 90 anni, dice, che fi facevano gli stessi lamenti al suo tempo, e che erano già 25, O 30 amni che pareva uscita al mondo quefta generazione nuova di tempeste . Che se votremo cercare più - addentro nelle Istorie, troveremo che molto più di funeste desolazioni per meteore prodigiose sono accadute in Europa, e in Italia in altri tempi; teggafi per esempio l’Istoria delle Comete, alle quali la superftiziosa ignoranza attribuiva quasi tutti i funesti effetti che accadevano sopra la terra: veggasi nominatamente il Catalogus Prodigiorum di Marco Fruschio siampato in Norimberga 1555. V. anche l’Oggidì del P. Lancillotto, e in particolare la Collezione Acad. T. VI. Licofiene Prodigiorum ec.

Accordo in secondo luogo, che l’opera isiessa degli Uomini, e le mutazioni che inducono coi loro!avori nella fuperfizie terrestre, possono came biare l’indole e la quantità delle esalazioni; onde fi formino meteore nuove, e fi cambi in certo modo la costituzione di un clima . Dopo che gli Europei ‘coltivarono l’America, sembra cambiata la temperie di quel Cielo . Dz una parte gli Uracani, che erano molto rari, contandosene appen2 uno in sette anni ( Boyle Suspic. Cosm. ), adesso fono frequentissimi: all’opposto il Canadà che era freddissimo e piovosiflimo, or gode d’una dolce temperie, perchè ‘fi sono disfatte tante felve, asciugate le paludi ., regolati i fiumi, piantate Città, ed altre abitazioni . E qui può aver luogo un’altra cagione: poichè oltre che per questi mezzi fi varia l’indole e Ia qualità delle esalazioni, "la libertà de’ venti, e de’ vapori; il fuoco Elet= trico, il grande instromento delle meteore, avanti la riduzione di cotetti terreni, tendendo fempre a scaricarsi ne’ corpi umidi, veniva forse assorbito dall’acque e da tante piante nelle valli e ne’ boschi: distrutti questi, e costretto a slanciarfi coi vapori nell’atmosfera, forse è quello che produce questa nuova influenza di meteore, e nell’America, e nei nostri paesi, e ovunque fi mette a cultura un gran tratto di terreno.

Ma posto, e concesso tutto questo, ‘non perciò resta vana l’efficacia della Luna e del Sole, secondo le varie situazioni . Prova il Montanari ‘cogli addotti argomenti, che non può l’Astrologo predire assolutamente, che il tal Quarto di Luna porterà una tal mutazione di tempo in tuni i paesi . Noi non diciamo questo: solamente diciamo, che in un tal Quar‘to di Luna probabilmente nascerà un cambiamento: ma questo sarà proPporzionato , e modificato dalle cause locali; anzi potranno nascere effetti del tutto contrarj in due diverse regioni; per esempio lo stesso Novilunio, che quivi in Lombardia induce il sereno, potrà alla Toscana recare dirotta pioggia, in altro luogo un vento, in altro una caligine, o la calma; del che fi dirà qualche cosa anche nell’Articolo de’ Venti.

» Quando a un effetto, dice ingegnosamente il Montanari, concorrono n molte cause, altre regolari, altre no; e le regolari sono più gagliarde »» delle altre, onde possano se non reprimerle affatto, almeno per lo più » vincendole, resistere alla irregolarità delle altre, l’effetto succede regoa ato, o con poche ineguaglianze . Per esempio + Vi al nascimen=

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