Pagina:Tommaso da Kempis - Della imitazione di Cristo, Verona, 1815.djvu/287

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CAPO LIX.


Che ogni speranza e fiducia si dee

collocare nel solo Dio.


1. Signore, che cosa ho io in questo mondo, nel quale io mi fidi? qual è il maggior conforto di tutte le cose che sono a veder sotto il cielo? Ora non se’ tu, o Signore, la cui misericordia è infinita? Dove ho io avuto bene senza di te? o quando, te presente, ho potuto io star male? Io amo meglio esser povero per te, che ricco senza di te. e tolgo anzi di rimanermi qui esule in terra con te, che possedere il ciel senza te. Dove se’ tu, quivi è il cielo; ed ivi è morte ed inferno dove non sei. Tu sei colui ch’io desidero; e però m’è forza di piangere, di gridare, e pregar dietro a te. Nella fine, in nessun altro posso io sicuramente fidarmi, il quale porga alle mie necessità più opportuno soccorso, se non in te solo, o Dio mio. Tu sei mia speranza, tu mia fiducia; tu consolator mio, tu a me fedelissimo in ogni cosa.