Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/288

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E per quì connettere con le Guerre esterne di Trento una intestina, toccarò la Congiura, ò Sollevatione occorsa al tempo del Vescovo Giorgio I. di Liectenstain circa l’anno 1394.

[Congiura notabile in Trento, per Bellenzano.] Rudolfo Bellenzano, per chiarezza di Sangue, e copia di Fortune Huomo cospicuo, reso prepotente affetto superchiar la Patria co’l sottometterla; Credesi à ciò portato dal prurito suo proprio ò dal fomento, c’hebbe di mano grande. Per via di segrete intelligenze move la prattica; e come Huomo ardito, facondo, e accreditato non tarda in condur le cose à segno. [Popolo guadagnato da Bellenzano.] La somma consisteva in deprimer’ il Vescovo, e opprimerne il Dominio, onde à questa mira tendesi ogni machina. Bellenzano cerca sopra tutto guadagnar l’animo Popolare, e gli và fatto; perche il Popolo vago mai sempre di novità, è non men volubile dell’Albero, di cui porta il nome.

[Vescovo Giorgio fatto prigione.] A tempo dunque di scoppiar la mina, Bellenzano, fatto d’improviso nascere trà ’l popolo un gran tumulto, hebbe campo di far prigion’ il Vescovo, il quale nel sortir’ à punto di Castello, forsi per ovviar’ al disordine, fù preso, e condotto nella Tor Vanga. Ciò fatto, Bellenzano co’l’aura, e seguito Popolare tien posto di Dominante nella Città, il tutto regolando à suo arbitrio.

E perche non và lungi l’ambitione dalla crudeltà, fattisi prendere due Camerieri del Vescovo (altri dicono due Capellani) e doppo un’