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72 PROEMIO

Et fra gli Archi dalle bande certi fiumi, che sono molto goffi, et si fatti, che si puo credere fermamente, che insino allora, l’Arte della Scultura haveva cominciato a perdere del buono. Et non dimeno non erano ancora venuti i Gotti, et l’altre nazioni barbare, et straniere, che distrussono insieme con l’Italia tutte l’Arti migliori. Ben’è vero, che ne’ detti tempi haveva minor danno ricevuto l’Architettura, che l’altre arti del disegno fatto non havevano: perche nel bagno, che fece esso Gostantino fabricare à Laterano, nell’entrata del portico principale si vede; oltre alle colonne di porfido, i capitelli lavorati di marmo, e le base doppie tolte d’altrove benissimo intagliate: che tutto il composto della fabrica è benissimo inteso. Dove per contrario lo stucco, il musaico, et alcune incrostature delle facce, fatte da’ maestri di quel tempo non sono à quelle simili, che fece porre nel medesimo bagno, levate, per la maggior parte da i tempij degli dij de’ gentili. Il medesimo, secondo, che si dice, fece Gostantino del giardino d’equizio, nel fare il tempio, che egli dotò poi, et diede a’ sacerdoti christiani. Similmente il magnifico tempio di San Giovanni Laterano fatto fare dallo stesso Imperadore, può fare fede del medesimo, cioè, che al tempo suo era di gia molto declinata la scultura: perche l’imagine del Salvatore, e i dodici Apostoli d’argento, che egli fece fare, furono sculture molto basse, e fatte senza arte, et con pochissimo disegno. Oltre cio, chi considera con diligenza le medaglie d’esso Gostantino, et l’imagine sua, et altre statue fatte da gli scultori di quel tempo, che hoggi sono in Campidoglio, vede chiaramente, ch’elle sono molto lontane dalla perfezzione delle Medaglie, et delle statue degl’altri Imperatori: lequali tutte cose mostrano, che molto inanzi la venuta in Italia de’ Gotti, era molto declinata la scultura. L’Architettura, come si è detto, s’andò mantenendo, se non cosi perfetta, in miglior modo, nè di cio è da maravigliarsi: perche facendosi gl’edifizij grandi quasi tutti di spoglie era facile a gli Architetti nel fare i nuovi imitare in gran parte i vecchi, che sempre havevano dinanzi à gl’occhi. E cio molto piu agevolmente, che non potevano gli scultori, essendo mancata l’arte, imitare le buone figure degl’antichi. E che cio sia vero, è manifesto, che il tempio del prencipe degl’Apostoli in Vaticano non era ricco, se non di colonne, di base, di capitegli, d’architravi, cornici, porte, et altre incrostature, et ornamenti, che tutti furono tolti di diversi luoghi, et da gl’edifizij stati fatti inanzi molto magnificamente. Il medesimo si potrebbe dire di Santa Croce in Gierusalemme, laquale fece fare Gostantino a preghi della madre Helena. Di San Lorenzo fuor delle mura, et di Santa Agnesa fatta dal medesimo à richiesta di Gostanza sua figliuola. Et chi non sà, che il fonte, il quale servì per lo battesimo di costei, et d’una sua sorella fu tutto adornato di cose fatte molto prima? E particolarmente di quel pilo di porfido, intagliato di figure bellissime, et d’alcuni candelieri di marmo, eccellentemente intagliati di fogliami, et d’alcuni putti di basso rilievo, che sono veramente bellissimi? In somma per questa, et molte altre cagioni si vede quanto gia fusse al tempo di Gostantino venuta al basso la scultura, e con essa insieme l’altre arti migliori. E se alcuna cosa mancava all’ultima rovina loro, venne loro data compiutamente dal partirsi Gostantino di Roma, per andare à porre la se


de dell’