Pagina:Zibaldone di pensieri III.djvu/264

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250 pensieri (1587-1588-1589)

samente educata. Ella si figurava gli uomini affatto diversi da quel che sono:  (1588) il principe che ne vede e tratta assai piú, benché li veda assai piú diversi da quelli che sono, tuttavia potrà conoscerli forse alquanto meglio, ma proporzionatamente parlando, e attesa la tanto maggior cognizione degli uomini che bisogna a governare una nazione, di quella che a governare una famiglia, io credo che un principe sappia tanto regnare quanto quella dama comandare a’ figli e a’ domestici. Sotto questo riguardo il regno elettivo sarebbe assai preferibile all’ereditario. Vero è però che niuno conosce gli uomini interamente, come bisognerebbe per ben governarli. Connaître un autre parfaitement serait l’étude d’une vie entière: qu’est-ce donc qu’on entend par connaître les hommes? les gouverner, cela se peut, mais les comprendre, Dieu seul le fait. (Corinne, l. X, ch. 1, t. II, p. 114) (30 agosto 1821).


*    La manière de vivre des Chartreux suppose, dans les hommes qui sont capables de la mener, ou un esprit extrêmement borné, ou la plus noble et la plus continuelle exaltation des sentiments religieux (Corinne, lieu cité ci-dessus, p. 113). Cosí è: l’inattività e la monotonia non conviene che agli spiriti menomi  (1589) o sommi. Gli uni e gli altri per diversissima ragione cercano il metodo e il riposo. Gli uni per sopire i desiderii che li tormentano, gli altri perché non ne hanno. Gli uni perché la vita non basta loro, si rifuggono alla morte, gli altri perché il loro animo non vive. Gli uni ancora perché non hanno bisogno di vita esterna vivendo assai internamente, gli altri perché non abbisognano d’alcuna vita. Gli spiriti mediocri, cioè la massima parte degli uomini, sono incompatibili con questo stato, e infelicissimi in esso o in altro che lo somigli. Vedi la p. 1584, fine (30 agosto 1821).