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Pagina:Zola - Il paradiso delle signore - 1936 - Mondadori.pdf/173

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il paradiso delle signore

prima giornata era stata orribile, eterna. Come avrebbe fatto a riprovarcisi? Poi si accorse ch’era vestita di seta; e «l’uniforme» le parve che la soffocasse. Prima di disfare la valigetta, quella povera figliuola volle rimettersi il vestituccio di lana ch’era rimasto sulla spalliera d’una seggiola. Ma quando riebbe addosso i suoi miseri panni, proprio suoi, la commozione l’assalse, e i singhiozzi, trattenuti fin dalla mattina, ruppero a un tratto in uno scroscio di lacrime calde. Era ricascata sul letto, piangeva pensando ai suoi due ragazzi, piangeva e piangeva senza aver la forza di cavarsi le scarpe, non potendone piú dalla fatica e dalla tristezza.


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