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Allora, prima di scendere nel magazzino a dar la loro occhiata di tutte le mattine, si misero d’accordo su certi particolari. Esaminarono il campione di un registro da staccarne i fogli, che il Mouret aveva immaginato per le fatture. Osservato che le mercanzie uscite di moda, le calíe, si vendevano tanto piú rapidamente quanto piú alta era la regalia data ai commessi, aveva escogitato un nuovo modo di vendita. Su qualsiasi oggetto, qualsiasi pezzo di stoffa, fosse pure un nonnulla, dava loro un interesse; e cosí otteneva che gli addetti alla vendita se ne curassero sul serio. E con questa innovazione aveva accesa tra i commessi una lotta per l’esistenza, che arricchiva i padroni.

Del resto, la famosa lotta era il suo motto preferito, il principio d’organizzazione che non si stancava mai di esplicare. Sguinzagliava le cupidigie, metteva l’una forza contro l’altra, tollerava che i grossi mangiassero i piccini, e faceva di questa battaglia suo pro. Il campione del registro fu approvato: in alto, tanto sulla madre quanto sulle bollette da staccare, c’era il nome della sezione e il numero dell’addetto; poi, ripetute egualmente da tutt’e due le parti, venivano le colonne per le misure, per la designazione degli oggetti, e per i prezzi. L’addetto non faceva che firmarla prima di dare la nota al cassiere. A questo modo il riscontro era facilissimo; bastava riscontrare le liste che la cassa mandava all’ufficio di diffalco, con le madri rimaste in mano ai commessi. Settimana per settimana, avrebbero cosí il loro tanto per cento, senza mai pericolo di sbaglio.

— Ci ruberanno meno, — osservò il Bour-


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