Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3747

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*   Come la lingua francese illustre è dominata, determinata e regolata quasi interamente dall’uso, e certo piú che alcun’altra lingua illustre, cosí, perocché l’uso è variabilissimo e inesatto, essa lingua illustre non solo non può esser costante, né molto durare in uno essere, come ho notato altrove, ma veggiamo eziandio che la proprietà delle parole in essa lingua è trascurata piú che nell’altre illustri, e trascurata per regola, cioè presso gli ottimi scrittori costantemente, non meno che nel parlare ordinario. Voglio dir che gli usi di moltissime parole e modi ec., anche presso gli ottimi scrittori, sono piú lontani dall’etimologia e dall’origine e dal valor proprio d’esse parole ec. meno corrispondenti ec. che non sogliono esser gli usi de’ vocaboli nell’altre lingue illustri presso, non pur gli ottimi, ma i buoni scrittori, e in maggior numero di voci ec. che nelle altre lingue illustri non sono. Che [p. 148 modifica]vuol dir ch’essi usi e significati sono piú corrotti ec. E non potrebb’essere altrimenti, perché l’uso corrente cotidiano e volgare e generalmente la lingua parlata anche dai cólti (che è quella cui segue il francese scritto), corrompe ed altera ogni cosa e non mai non cessa di rimutare e logorare ec. Per esempio, per dire il materiale e lo spirituale, o il sensibile e l’intellettuale, i francesi dicono il fisico e il morale (le physique et le moral, le physique et le moral de l’homme, le monde physique et le