Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/837

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[p. 213 modifica] di lui, acquistate colle medesime accidentalità, ma senza le quali egli non sarebbe giunto a quel fine; relative all’applicazione determinata della sua mente a quel tale individuato oggetto ec. ec. ec. Nello stessissimo modo discorrete di una scoperta fatta per esempio mediante un viaggio, mediante un’accademia, una intrapresa pubblica o regia ec., la quale scoperta si suol mettere del tutto fuori della sfera degli accidenti. E vedrete che siccome da una parte la sfera del caso in tutte le cose, massime umane, si stende assai piú che non si crede, cosí d’altra parte, o tutte o il piú di quelle invenzioni ec., che ora sono d’uso creduto di prima necessità ed essenziale alla vita umana, sono effettivamente dovute al caso. Paragonate ora questa incredibile negligenza della natura, nell’abbandonare a un mezzo sí incerto lo scopo primario della primaria specie di viventi, cioè la felicità dell’uomo, con quella certezza e immancabilità di mezzi che la natura ha adoperata [p. 214 modifica]per tutti gli altri suoi fini, ancorché di minore importanza: e giudicate se si possa mai supporre