Quando Febo al re Ferèo

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Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Canzoni Letteratura Quando Febo al re Ferèo Intestazione 13 giugno 2023 75% Da definire

Con la scorta possente Fama, che d'auree piume
Questo testo fa parte della raccolta Canzoni di Gabriello Chiabrera


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III

Quando Febo al re Ferèo
     Pasturò gregge lanose,
     Per temprar l’esiglio reo
     Pur con note armoniose
     5Alma cetra egli compose.
E d’Anfriso in sulla riva
     Al piacer de’ suoni uditi
     Tutto il ciel si raddolciva,
     Nè per monti, nè per liti
     10Fur latrati, o far muggiti.
A’ suoi corsi pose il freno
     L’onda allor del chiaro fiume,
     E l’auretta in ciel sereno
     Obblïando il suo costume
     15Non sapea batter le piume.
Discendean dall’alte piagge
     Alle corde lusinghiere
     E le Ninfe erme e selvagge,
     E le Ninfe fontaniere
     20Alle corde lusinghiere.
L’alme Dive il sen velate
     Sol di lucido ornamento,
     E la fronte inghirlandate
     Faticavano al concento
     25Sempre in danza i piè d’argento.
E quel Dio sul caro argento
     Delle corde alme beate
     Variïava il bel concento
     Alle Ninfe inghirlandate;
     30E sol d’oro il sen velate.
Quando poi tornossi al regno
     Delle stelle auree serene,

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     Ei lasciò quel nobil legno
     Per conforto infra le pene
     35Alle vite egre e terrene.
Or, Santin, tra le tue dita,
     Ei sì ben risveglia il core,
     Ch’a danzar sempre n’invita
     Fatto in terra a tutte l’ore
     40Messaggier di dolce amore.
Tu rasciughi i caldi pianti,
     Accompagni i prieghi ardenti,
     Racconsoli negli amanti
     Il cor vinto da i tormenti
     45Fra gli accesi struggimenti.
Ma se già non lasci invano
     Il fervor de’ voti miei,
     Non stancar la nobil mano
     Sopra i casi o dolci, o rei
     50De gl’incendj Dïonei,
Grande in arme intorno a’ campi
     Della Mosa un tempo avversa,
     Più fra i nembi, più fra i lampi
     Di gran gente al fin dispersa
     55Soggiogando il mar d’Anversa.