Suoi canti in mezzo a noi fama diffonde

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Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Letteratura Suoi canti in mezzo a noi fama diffonde Intestazione 21 gennaio 2024 75% Da definire

Spesso del Sol la pura luce ed alma Cetra, che Febo a dotta man gentile
Questo testo fa parte della raccolta Canzoni morali di Gabriello Chiabrera
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XXVII

AL SIG. D. ANGELO GRILLO1

Invitalo ch’ei venga a Firenze.

Suoi canti in mezzo a noi fama diffonde,
     E vo’ sperar, ch’ella non canti indarno,
     Che di Venezia abbandonando l’onde,
     Tu venga a riposarti in riva all’Arno.
5O lieto appien se apparirà quel giorno!
     Angelo movi, questo ciel t’invita;
     Movi ch’incomparabile soggiorno
     Consola incomparabile partita.
Perderai seggio d’ogni pregio degno,
     10Altro n’acquisterai non men pregiato;
     Ed anco il Sol lascia di stelle un segno,
     Ed ad altro sen vien non men stellato.
Queste gioconde a’ Cigni aure Tirrene
     A nuove note sveglieran tua mente,
     15E non dirai di finzïon terrene
     Sciocca vaghezza dell’ignobil gente.
Lasso me! non adombro il mio fallire;
     Su Pindo io bevvi già torbide l’acque;
     Tu le bevesti pure, alto desire
     20Quinci di nobil canto in cor ti nacque2.
E però ci dirai l’empia speranza
     Delle rie turbe in Sennaar disperse;
     O pur, grand’opra d’immortal possanza,
     L’onda Eritrea, che Faraon sommerse.
25Già ne’ tuoi versi traboccar destrieri,
     E veggio rote sparse, odo chi geme;
     Sentonsi vili squadre, e duci alteri,
     E mi sgomenta l’Oceán, che freme.
A sì bel canto gioïran le rive
     30Non pur di Flora, ma le cime alpine;
     E faran cerchio sacre Ninfe e Dive
     Di rose eterne, ed orneranti il crine.

Note

  1. Nobile genovese e Benedettino. Fu uno de’ più distinti letterati del suo secolo. Tasso e Guarini in prima; Marini, Chiabrera e gli altri insigni cultori della bella letteratura, tennero ad onore il coltivare l’amicizia di lui. Egli institui in Roma la famosa Accademia letteraria degli Umoristi.
  2. Compose molte poesie sacre di vario metro, che furono stampate dal 1591 al 1612.