Teoria degli errori e fondamenti di statistica/12.5

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12.5 La compatibilità di due valori misurati

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12.5 La compatibilità di due valori misurati

Un altro caso frequente è quello in cui si hanno a disposizione due campioni di misure, e si vuole verificare l’ipotesi statistica che essi provengano da popolazioni aventi lo stesso valore medio: un caso particolare è quello dell’ipotesi consistente nell’essere i due campioni composti da misure della stessa grandezza fisica, che hanno prodotto differenti stime come effetto della presenza in entrambi degli errori; errori che assumiamo ancora seguire la legge normale.

Siano ad esempio un primo campione di misure , ed un secondo campione di misure ; indichiamo con e le medie dei due campioni, con e le varianze delle popolazioni da cui tali campioni provengono, e con la differenza tra le due medie.

Sappiamo già che i valori medi e le varianze delle medie dei campioni sono legati ai corrispondenti valori relativi alle popolazioni dalle

,

e

,

per cui risulterà, se i campioni sono tra loro statisticamente indipendenti e se si ammette valida l’ipotesi (da verificare) che abbiano la stessa media,

e

.

Inoltre, essendo , (e quindi ) combinazioni lineari di variabili normali, seguiranno anch’esse la legge normale; e la verifica dell’ipotesi che i [p. 221 modifica]campioni provengano da popolazioni aventi la stessa media si traduce nella verifica dell’ipotesi che abbia valore vero nullo.

Tale verifica, essendo distribuita secondo la legge normale, si esegue come abbiamo visto nel paragrafo precedente: si fissa arbitrariamente un valore del livello di confidenza, si determina il corrispondente valore limite degli scarti normalizzati, e lo si confronta con il valore di

.

Ovviamente vale anche qui l’osservazione fatta nel paragrafo precedente: non conoscendo le deviazioni standard delle popolazioni, e , siamo costretti ad usare in loro vece le stime ottenute dai campioni, ed ; e questo si ammette generalmente lecito quando la dimensione di entrambi i campioni è almeno pari a 30.

In caso contrario, presupponendo cioè di avere a disposizione piccoli campioni per almeno una delle due variabili, limitiamo la nostra analisi al caso in cui si sappia con sicurezza che le due popolazioni ed abbiano la stessa varianza,

e definiamo la grandezza (varianza globale dei campioni) come

.

Sapendo, dall’equazione (12.8), che le due variabili

e

sono entrambe distribuite come il , con ed gradi di libertà rispettivamente, sfruttando la regola di somma enunciata a pagina 199 si ricava che la variabile casuale

è distribuita come il ad gradi di libertà; essendo inoltre una variabile normale con media e varianza date da

e
[p. 222 modifica]la variabile casuale

è normale con media 0 e varianza 1. Per concludere,

(12.18)

deve seguire la distribuzione di Student con gradi di libertà; di conseguenza, per verificare l’ipotesi che le due popolazioni normali da cui i campioni provengono abbiano la stessa media ammesso già che posseggano la stessa varianza, basta confrontare con le apposite tabelle della distribuzione di Student il valore della ottenuta dalla (12.18) ponendovi :

.